Scomode verità by Alessandro Di Battista

autore:Alessandro Di Battista [Battista, Alessandro Di]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Paper First
pubblicato: 2024-04-15T00:00:00+00:00

Fino all’ultimo ucraino!

Il 28 dicembre 2023 è uscito su «la Repubblica», uno dei giornali italiani che ha sposato maggiormente la linea nato sulla guerra in Ucraina, un articolo così intitolato: Ucraina a corto di soldati, servono rinforzi: sarà reclutato anche chi lavora all’estero. I generali chiedono altri cinquecentomila uomini. E il governo abbassa l’età della leva da ventisette a venticinque anni. Nell’articolo di Gianluca Di Feo si legge:

Il peso di ventidue mesi di guerra comincia a incidere sulla compattezza dell’Ucraina, allargando la crepa tra governo e generali con una tensione che si trasmette all’intera società. Bisogna prendere una decisione fondamentale, una questione di vita e di morte che riguarda tutta la popolazione: come arruolare mezzo milione di soldati per rimpiazzare i caduti e formare nuovi reparti.

Ci hanno raccontato per mesi che la vittoria ucraina fosse imminente, e ora un ulteriore arruolamento diventa per Kiev una questione di vita o di morte? Che il fattore tempo avrebbe giocato in favore della Russia lo sapevano tutti, anche coloro che al posto di lavorare a un negoziato buttavano benzina sul fuoco del conflitto sostenendo pubblicamente che Mosca fosse vicina alla resa.

D’altra parte, storicamente, il tempo è sempre stato il miglior alleato delle truppe russe. Lo è stato durante la campagna napoleonica contro l’Impero russo, nonché durante l’invasione nazista dell’Unione Sovietica. In entrambi i casi, la Grande Armée francese e la Wehrmacht tedesca – due degli eserciti più potenti e organizzati della storia dell’umanità – subirono una sconfitta cocente, nonché perdite eccezionali. Era, dunque, altamente probabile che il tempo avrebbe giocato a favore di Mosca anche in questa occasione.

Mentre scrivo la Verchovna Rada, il Parlamento ucraino, sta discutendo una proposta di legge governativa per una nuova mobilitazione. La legge, oltre all’abbassamento dell’età di leva, prevede l’arruolamento forzato anche di alcune persone disabili. Chi è cieco in un occhio, chi ha una mano paralizzata, persino chi è affetto dalla malattia di Parkinson potrebbe finire al fronte. Zelensky continua a reclamare armi sempre più sofisticate, ma quel che soprattutto manca all’esercito ucraino sono gli uomini. In rete circolano immagini terrificanti dei rastrellamenti effettuati nelle principali città ucraine, nonché della presenza di persone disabili nelle trincee in Donbass. Si tratta, chiaramente, di immagini che il mainstream si guarda bene dal mostrare.

Ai principali politici europei, coloro che hanno avallato la strategia nato in Ucraina nell’esclusivo interesse statunitense, non importa più vincere la guerra contro la Russia. Sanno ormai che è un obiettivo impossibile da raggiungere, a meno che i Paesi nato, con i loro eserciti, non decidessero di entrare direttamente in guerra contro Mosca.

No, a questa schiera di sepolcri imbiancati interessa che l’Ucraina non crolli definitivamente prima delle elezioni europee. Ed è lo stesso obiettivo che ha la Casa Bianca e per questo, seppur in forma estremamente ridotta rispetto al passato, Washington continua a fornire aiuti militari a Kiev. Tutto ciò non ha nulla a che vedere con la difesa della libertà, con un etico sostegno all’aggredito. Questo è cinismo, puro cinismo. Politica, soltanto politica e interessi personali.

Kiev cerca di reclutare altri cinquecentomila uomini.

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